La rivoluzione di Wikipedia by Andrew Lih

La rivoluzione di Wikipedia by Andrew Lih

autore:Andrew Lih [Lih, Andrew]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788875781514
editore: abc
pubblicato: 2020-05-01T22:00:00+00:00


Cosa includere

Uno dei più accesi fra i continui dibattiti su Wikipedia riguarda la questione relativa a quali voci si debbano includere nel progetto. Quando Jimmy Wales e Larry Sanger avviarono i lavori, essi volevano che la loro opera fosse un’enciclopedia che rientrasse nel solco delle grandi enciclopedie su carta della storia – prime fra tutte l’Encyclopédie di Diderot e l’Encyclopædia Britannica. Essendo entrambe opere stampate, dovevano necessariamente prevedere una serie di limitazioni di ordine pratico, quali lo spazio fisico da occupare e i costi per i processi di produzione. I redattori partivano da una tassonomia gerarchica del materiale da includere e organizzavano il lavoro in maniera centralizzata per abbracciare le varie tematiche di interesse relative alla conoscenza del mondo. Per pianificare i diversi volumi essi avevano bisogno di un sistema di classificazione.

Diversamente dalle altre enciclopedie prodotte nel corso della storia, Wikipedia non ha vincoli fisici a limitarne il numero di pagine. Ogni anno si registra un aumento delle dimensioni per i supporti di memorizzazione digitale, cui corrisponde un abbassamento dei costi, quindi lo spazio per conservare le informazioni non rappresenta un problema. Inoltre, vivendo nell’epoca di Google e degli ipertesti, la gente può imbattersi nei contenuti di Wikipedia percorrendo un numero indefinito di strade. I concetti di “volume” e “ordine alfabetico” perdono di significato nel contesto di un’enciclopedia ospitata su Internet. Sebbene Wikipedia conservi una certa classificazione gerarchica delle tematiche, sono in pochi quelli che la usano come punto d’accesso al sito – si può dire che rappresenti un retaggio storico. Quindi, posto che lo spazio non è vincolante, come si determina ciò che dev’essere incluso in un’enciclopedia? È questo un criterio in costante mutamento nell’universo di Wikipedia che varia in modo notevole scorrendo le edizioni nei diversi linguaggi.

Una fazione ritiene che Wikipedia debba contenere pressoché tutto, purché sia basato sui fatti e risulti verificabile. «I wiki non sono di carta», quindi perché non includere tutto ciò che si trova sotto il cielo? Questa è un’opportunità unica nella storia dell’uomo. In assenza di limiti fisici, perché non si dovrebbe includere di tutto e di più, considerando che la presenza di una voce nel cyberspazio non influenza la possibilità di trovarne e leggerne altre? Wikipediani che appartengono a questa scuola di pensiero sono divenuti presto famosi come gli “inclusionisti” della comunità. Nel dubbio, includi (perché no?); i wiki non sono di carta e lo spazio è una risorsa a buon mercato.

Dall’altra parte della barricata ci sono i “cancellazionisti”, sebbene questo nome caratterizzi ingiustamente la loro visione in modo troppo distruttivo e alcuni preferiscano il termine “esclusionisti”. Questo partito ritiene che sia importante determinare in modo preciso non solo se qualcosa sia basato sui fatti, ma anche se sia degno di nota, ossia se valga la pena includerlo nel pantheon della conoscenza umana. Si parte dalla convinzione che la selettività produca la qualità. Osservare standard più rigorosi aiuta a costruire un’enciclopedia più utile, poiché in tal modo si evita la commistione di argomenti importanti e minuzie di poco conto. Se si cerca



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